Nonostante la Piccola Era Glaciale sembri ormai alle spalle e stia lasciando inesorabilmente il posto ad un lento aumento delle temperature medie (con conseguente ritiro dei ghiacciai alpini), il XX secolo riuscì comunque a portare eventi freddi sparsi, anche se via via sempre più locali, con picchi freddi in certi casi non inferiori a quelli che ci sono avuti durante i secoli precedenti.
Viene subito ricordato il Febbraio 1901 (grandi nevicate a Roma) e successivamente il 1904/1905 che fu uno dei più freddi del secolo al Sud Italia (oltre che uno dei più nevosi, sopratutto Sicilia).
Da li in poi sembra esserci una pausa, tuttavia i mesi di gennaio 1907 e Febbraio 1909 risultano molto freddi in Europa Orientale; pausa però che spalanca le porte, 20 anni dopo, all'Inverno 1928/1929, celebre per il suo mese di Febbraio straordinariamente freddo in Europa Centrale, Orientale, nel Nord-Est Italiano, basti pensare che è il mese più freddo della serie di Praga, con una media allucinante di -13.7°.
Ad eccezzione del gennaio 1935 (mese fra i più freddi di ogni epoca in Ucraina, Spagna, Nord Africa dove risiede il record più basso per il continente nero, -23.9 ad Ifranesui monti di Atlante, oltretutto mese notevole per la neve in Sardegna) gli anni '30 vedono una nuova pausa per quanto riguarda Inverni estremamente rigidi, prima che toccasse ad un decennio in cui forse non si è contanto neanche un Inverno che non sia stato quanto meno rigido, ma che tuttavia manca di alcuni dati di diverse città a causa della Seconda Guerra Mondiale che imperversava in quegli anni ma vale la pena spulciarli tutti poiché ognuno ha macinato valori notevoli:
il 1939/1940 regala un fine dicembre 1939 freddissimo, con neve storica a Roma e Napoli (35 cm, treni paralizzati dalla neve) e un mese di gennaio che per quanto riguarda zone come la Germania e la Russianon ha niente da invidiare a mesi rigidi in piena Piccola Era Glaciale: è in questo mese che Moscasegna il suo record di freddo assoluto con -42.2°.
il 1940/1941 è ricordato per il mese di dicembre che è il più rigido, come medie, del XX secolo in molte aree d'Europa (sopratutto Italia).
Eccoci quindi al 1941/1942, forse a livello europeo il più freddo del XX secolo, calcolando una media ponderata di diverse città Europee.
Risultano freddi anche i successivi tre Inverni (sopratutto il gennaio 1945, neve a Roma e Napoli) per poi toccare ad un altro Inverno che viene ricordato come fra i più freddi del secolo al Nord Italia e in Inghilterra, il 1946/1947; molto freddi anche i mesi di marzo 1948 e 1949 con una delle ultime nevicate serie al piano in Sicilia.
Durante tutti gli anni '40 le Estati, in controtendenza, sono risultate molto calde.
Veloce ondata di gelo colpisce il Mediterraneo nel gennaio 1954 (mese eccezionale in Spagna) prima di arrivare a parlare, forse, del mese più freddo e nevoso almeno degli ultimi 130 anni al Centro-Sud Italiano, lo storico Febbraio 1956.
Oltre ad una "banca" dati e di stazioni ormai più che sufficiente, da questo periodo in poi abbiamo a disposizione anche mappa bariche e termiche a tutte le quote di quell'episodio, che ci mostrano una severa ondata di gelo che come modalità ed estensione, oltre che durata, è la più interessante e ficcante di tutto il secolo scorso: i mesi di dicembre e gennaio risultatorono addirittura caldi, ma allo scoccare del 1° Febbraio 1956 tutto cambiò: il gelo scese dal Nord della Russia e un bacino gelido con un cuore di -28° a 850hpa (circa 1450 metri) iniziò la sua corsa raggirando le Alpi e portando una bomba gelida e nevosa su tutto il Mediterraneo come da anni non si vedeva.
Nevicò per più giorni a Roma, Napoli, Palermo ma praticamente ovunque, Torinocrollò a -21.8°, suo record mai più raggiunto, record assoluto anche per Milano Linate con -15.6° e Trieste con -14.1°.
Gli Appennini furono ovviamente seppelliti da metrate di neve, la neve tornò anche nel mese di marzo (dove nevicò di nuovo a Roma e Napoli in modo abbondante) e addirittura nel mese di giugno, dove si ricorda una nevicata tardiva quasi nel centro diTrento.
Da li in poi si registra un nuovo calo delle t.° medie globali con una nuova serie di Inverni freddi ed Estati che tornano ad essere mediamente miti, gli anni '60 videro Inverni tutti freddi, uno su tutti l'emblematico, forse l'Inverno per eccellenza in Europa, il più freddo dal Dopoguerra, il 1962/1963:
iniziato a dicembre, proseguì con un escalation di bordate Siberiane continue, alternato a fasi Atlantiche, fino al mese di marzo, che fu ugualmente rigido; il freddo non risparmiò nessuna zona del continente, in Inghilterra, nonostante non si ebbero le gelate del Tamigi come nei secoli precedenti, risulta essere non solo il più freddo del secolo ma fra i più freddi in assoluto.
Negli anni '60, vanno annoverati sicuramente il Febbraio 1965, molto freddo in Italia ma celebre sopratutto per la nevicata più abbondante nel secolo nella capitale, con 40 cm di neve; molto freddi anche i mesi di gennaio 1966 (record assoluti aBologna -18.8°, Catania -5.0°) e gennaio 1968 (Potenza-12.2°).
Gli anni '70 video Estati ancora più tiepide ma allo stesso tempo Inverni leggermente più miti, ma con alcune ondate di gelo celebri come quella del marzo 1971 (nuovamente neve sulla Capitale e al Sud) e del fine dicembre 1978/inizio gennaio 1979, che fu spaventoso in Russia (il Capodanno più freddo della storia di Mosca, appartiene a quest'ondata di gelo latemperatura più bassa mai registrata in Europa, -58.1° ad Ust Schugor, inRussia) e con l'ondata di gelo che arrivò improvvisa in Italia, con crolli termici repentini anche di 15/20° in poche ore (record assoluti a Lecce, -12.0°, Pescara, -13.2°).
Gli anni '80 furono di nuovo estremi, Estati alcune caldissime e tre invernate di fila straordinariamente fredde, prima un accenno anche al 1980/1981 che al Sud fu freddissimo e nevosissimo, in molte zone come medie termiche finali e centimentri di neve non inferiori ad altri Inverni memorabili.
I tre Inverni celebri di quel decennio partono da quello che è il mese più freddo del Dopoguerra al Centro-Nord ma sicuro quello che ha lasciato gli estremi più bassi del secolo dalla Campania in su, ovviamente si parla del Gennaio 1985. I record che l'ondata di gelo rase al suolo sono molteplici, uno su tutti, davvero emblematico, i -23.2 di Firenze, seguono i -6.8° diGenova, -19.4° a Brescia, -18.4 a Verona, -22.0 a Piacenza, -11.0 a RomaCiampino, -15.8 a Perugia ed altri. Il freddo cominciò il 6 gennaio (la famosa nevicata dell'Epifania a Roma) e durò per circa due settimane, prima che l'entrata di una perturbazione. Atlantica seppellì la Pianura Padana con un manto alto fra i 50 e i 90 cm, con punte ben più generose nelle pedemontane. Il freddo fu molto intenso e prolungato anche nel resto d'Europa, dove però anche Febbraio fu molto freddo (sopratutto in Scandinavia).
Appena un anno dopo, viene annoverato il Febbraio 1986 che portò nuovamente copiose nevicate in Italia (ancora Roma il 9 febbraio) e un anno ancora più tardi un mese che in Europa è celebre, il Gennaio 1987: in zone come Scandinavia, Paesi Baltici, Polonia è fra i mesi più freddi di tutti i tempi e all'ondata di gelo di inizio gennaio di quell'anno appartengono più della metà dei record assoluti di quelle zone; l'Italia fu solo sfiorata dal grosso del gelo, ma al Centro-Nord riuscì comunque a nevicare copiosamente a metà mese. Freddissimo anche Febbraio in Europa, prima che scoppiasse il mese di marzo più freddo del secolo in Italia e zone come i Balcani: l'ondata di gelo del marzo 1987 durò oltre 15 giorni e fu eccezionale in zone come la Puglia, per durata e picchi, un ondata di gelo che sarebbe stata eccezionale anche se fosse capitata a gennaio.
Da quel momento in poi, si è assistita ad una nuova pausa del freddo e gli episodi veramente gelidi e diffusi sono andati via via scomparendo, pur apparendo localmente con Invernate mediamente più calde dei decenni precedenti.
Nell'ultimo ventennio comunque, vanno citati:
Dicembre 1988, con neve e gelo rari in alcune zone del Centro-Sud (sopratutto Campania)
Febbraio 1991, sopratutto al Centro-Nord, punte di -15-18° in Pianura Padana
inizio gennaio 1993 al Centro-Sud (record assoluto di Bari, -5.9)
fine dicembre 1996, ondata Siberiana, molto freddo anche in Europa
fine gennaio 1999 (nevicata storica sull'isola di Ponza)
Dicembre 2001 (prima al Centro-Nord, il famoso blizzard di S. Lucia, poi al Sud)
i mesi di Febbraio 2003 e 2005 che come medie finali sono fra i più freddi del cinquantennio in alcune aree del Centro-Sud
Marzo 2005 con tanti record mensili caduti
infine va citato un Inverno che poteva essere eccezionalmente freddo in tutto il continente, il 2005/2006, che invece ha limitato il suo gelo in Russia (ove è stato un Inverno molto freddo, a Mosca si è scesi sotto i -30° dopo quasi 20 anni, dal gennaio 1987), tuttavia Inverno che in Italia è stato ugualmente molto freddo come medie finali, molto lungo da fine novembre a metà marzo.
Davide Di Santo